Monastero di S. Chiara

Sito nel rione imperiese di Porto Maurizio,nella parte denominata "Parasio" ( il termine, corruzione dell'antico palatium, si è poi esteso a denotare l'intero nucleo abitativo medioevale), occupa un lato del perimetro di una suggestiva piazzetta ed è abitato dalle "Clarisse", religiose che osservano l'obbligo della clausura e seguono i precetti di S. Chiara.
All'esterno dell'edificio, nella parte affacciata sul mare, sono di rara bellezza le logge del convento, meta di piacevoli passeggiate di residenti e turisti. La soluzione del loggiato pare sia stata opera di G. de Ferrari, che ne fece il disegno nel 1713, e dell'architetto G. Tortora, che poco dopo si avvalse nell'atto della costruzione sia di antiche mura pre-esistenti, sia di un torrione circolare appartenuto ad una cinta del Trecento e sopraelevato nel Cinquecento.
La costruzione del convento risulta dall'inglobamento successivo di edifici limitrofi effettuato in un lunghissimo periodo di tempo, che spazia fra la seconda metà del Trecento ed il Settecento.
Fu fondato nel 1365 come "claustro"delle giovinette appartenenti alle famiglie nobili della città. La regola francescana fu assunta nel monastero solo agli inizi del Quattrocento.
La pregevolissima chiesa del convento, costruita nel 1648 dall'architetto Merizano, fu poi completata internamente nel primo quarto del Settecento dal De Ferrari e dal Marvaldi. Quest'ultimo ne edificò anche il campanile.
All'interno, le cappelle presentano pregevoli affreschi dei pittori Massa e Bottino. Le tele appartengono al Carlone, al Sarzana ed al Castello ( i cui lavori furono a lungo attribuiti a L.Cambiaso). Splendido è, inoltre, il coro pensile settecentesco scolpito e indorato dal Lupi, dotato di un organo ottocentesco di squisita fattura.

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022